Obiettivo vacanza: prima di partire pensa alle tue gambe

Obiettivo vacanza: prima di partire pensa alle tue gambe

Obiettivo vacanza: prima di partire pensa alle tue gambe

La partenza per le vacanze è alle porte? Alcuni accorgimenti possono aiutare ad alleviare i sintomi dell’insufficienza venosa in auto, in aereo, al mare o in montagna.

La circolazione periferica degli arti inferiori è sottoposta alla “doppia” fatica di dover pompare il sangue di ritorno verso il cuore e di contrastare gli effetti della forza di gravità terrestre, tutto ciò rallenta ulteriormente quando si affronta un viaggio o si va in vacanza. Dunque, prima di partire, è necessario sapere quali sono i comportamenti migliori per ridurre al minimo i disagi e aiutare la circolazione periferica.

L’insufficienza venosa è un disturbo della circolazione caratterizzato da un ritorno difficoltoso di sangue dalle estremità al cuore. La manifestazione più tipica è la comparsa delle “vene varicose”, ossia vene ingrossate, dilatate e tortuose poste sulla superficie della pelle delle gambe e di altre parti del corpo. Le varici sono una condizione patologica molto comune che colpisce principalmente le donne con età maggiore ai cinquant’anni.

I sintomi dell’insufficienza venosa come gonfiore, formicolio, crampi e vene dilatate, possono acuirsi sia in viaggio che in vacanza. Perciò cosa mettere in valigia? Sicuramente una buona crema per le gambe che agisca sulla stasi venosa, riducendo il ristagno dei liquidi e migliorando l’aspetto della pelle.

Gli spostamenti verso le più amate mete di vacanza possono rivelarsi un ulteriore stress per le gambe, infatti per i viaggi superiori alle 3-4 ore in aereo o in treno è consigliato indossare una calza elastica: l’uso di una calza a compressione graduata migliora i disturbi funzionali e rallenta l’evoluzione della malattia venosa.

Inoltre è vantaggioso muoversi durante il viaggio, cambiare spesso posizione, alzarsi e cercare di fare qualche passeggiata nei corridoi. Ma soprattutto i voli aerei intercontinentali che durano fino a 10-12 ore possono arrecare problemi di circolazione del sangue agli arti inferiori poiché assumendo una posizione obbligata in spazi ristretti per tanto tempo, le probabilità che le vene si dilatino è molto alta.

I lunghi viaggi in aereo possono portare caviglie e piedi gonfi, formicolio e prurito, crampi improvvisi, fino alla trombosi delle vene delle gambe. Perciò la maggior parte dei Flebologi suggeriscono di eseguire durante il volo alcuni esercizi di flessione del piede sulla gamba, stando seduti o consigliano di flettere le gambe sull’addome, portando le ginocchia al petto o di contrarre ritmicamente i polpacci, favorendo così il microcircolo. Inoltre bere molta acqua durante il volo e non portare biancheria o indumenti molto stretti, soprattutto all’inguine sono suggerimenti utili da adottare. Ma soprattutto nei viaggi aerei prolungati occorre ricordare di indossare delle calze elastiche, che svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione della trombosi.

Ciò vale anche per i lunghi viaggi in automobile, fare una sosta ogni ora e camminare per qualche minuto è fortemente consigliato. Anche per chi deve spostarsi in macchina ogni giorno, magari per lunghi tragitti, al termine della guida finisce pei trovarsi con le gambe gonfie, in preda a sgradevoli formicolii e prurito. Anche in questo caso stare seduti a lungo non stimola il microcircolo, ma aumenta il rischio di dilatazione e stasi venosa.

Una volta arrivati a destinazione è consigliato sdraiarsi per almeno un’ora e tenere i piedi sollevati. Bisogna tener presente che le gambe si gonfiano a causa del calore, perciò è preferibile stare in ambienti freschi e ventilati. Anche in vacanza e nei momenti di relax, alcuni comportamenti possono alleviare i sintomi della malattia venosa.

Al mare, ad esempio, è consigliato evitare l’esposizione delle gambe al sole, soprattutto quando i raggi UV sono più intensi, ossia dalle 12 alle 16 circa. Un’alternativa è restare sotto l’ombrellone o in luoghi riparati da sole, così da evitare che le vene si dilatino troppo. L’idroterapia è molto importante per il microcircolo: farsi docce fredde contro la calura, nuotare spesso, camminare a mezz’acqua o applicare creme o gel flebotonici rinfrescanti risultano un toccasana per chi soffre di insufficienza venosa. Ricordate di applicarli al ritorno dal mare. Prima potrebbero causare una fotosensibilizzazione che può arrecare dei danni dermatologici alla persona interessata.

In montagna invece, le basse temperature giovano notevolmente alla circolazione, ma bisogna prestare attenzione alle attività che si svolgono. Le vacanze in altitudine, tra gli 800 e i 1200 metri, prevedono lunghe camminate, escursioni e uscite in bicicletta che stimolano il microcircolo e rinforzano vene e capillari, ma non bisogna esagerare. Talvolta è necessario fermarsi, stare al riposo e bere molta acqua.

Inoltre, quando si è in vacanza ci si lascia andare con l’alimentazione: cibi troppo pesanti e grassi o ricchi di sodio come salumi e formaggi, possono causare ritenzione idrica, aggravando il gonfiore agli arti inferiori. Stesso discorso vale per le bevande alcoliche. Perciò i Flebologi consigliano di mangiare cibi genuini del luogo, ma con moderazione.

In conclusione la vacanza che si consiglia a chi soffre di insufficienza venosa è alle terme: le terapie termali hanno un’azione analgesica, antispastica e tonificante e i percorsi in vasche a diverse temperature consentono di alternare camminate in acqua calda e fredda attivando efficacemente la circolazione e portando notevoli benefici.

Come uno stile di vita sedentario può influire sulla comparsa delle vene varicose

Come uno stile di vita sedentario può influire sulla comparsa delle vene varicose

Come uno stile di vita sedentario può influire sulla comparsa delle vene varicose

Uno stile di vita sano e l’attività fisica aiutano ad evitare la comparsa delle vene varicose.

Le vene varicose sono vene scure tendenti al blu o al violaceo, sporgenti e contorte che di solito compaiono sul retro del polpaccio, all’interno della gamba o all’inguine. Queste si sviluppano quando le valvole unidirezionali che spingono il sangue verso l’alto attraverso le gambe in direzione del cuore si deteriorano, non garantendo così il corretto funzionamento. Nelle vene normali queste valvole lavorano insieme, in modo da consentire al sangue di fluire verso l’alto, per poi chiudersi e fermare il sangue che scorre verso il basso. Quando le valvole si deteriorano, il ritorno del sangue non è garantito e la pressione nella vena aumenta, allungandosi e dilatandosi.

Le varici rappresentano una condizione patologica molto comune, possono causare spiacevoli problemi agli arti inferiori tra cui dolore, sensazione di affaticamento, pesantezza e gonfiore alle caviglie. Tutti questi sintomi, se non prevenuti e curati, tendono a peggiorare con il passare del tempo: possono comparire piaghe e ulcere sulla superficie della pelle nelle aree interessate a causa dell’accumulo di liquidi e della pressione del sangue.

Per cure più adeguate ed efficaci risulta fondamentale rivolgersi ad un angiologo o ad uno specialista vascolare.

Qual è la principale causa dell’insorgenza di varici?

Le malattie vascolari possono essere causate da vari fattori: l’ereditarietà, uno stile di vita sedentario, il tipo di attività lavorativa, possibili sbalzi ormonali e gravidanze. 

La sedentarietà risulta però essere tra i maggiori fattori di rischio per numerose patologie croniche a carico del sistema cardio-circolatorio. Stare seduti sul divano davanti alla televisione è sicuramente piacevole e comodo, ma risulta dannoso per la salute.

Il 25% delle persone nei Paesi sviluppati e in via di sviluppo siedono per 8 o più ore al giorno. Una buona notizia è che la sedentarietà si presenta come un fattore di rischio modificabile: alzarsi e muoversi sono la chiave per riattivare il microcircolo venoso e per vivere meglio e in buona salute.

Perché l’attività fisica è basilare per un corretto funzionamento dei muscoli e del sistema circolatorio?

Quando si cammina il muscolo del polpaccio si contrae e spinge il sangue dalla periferia verso il cuore, facendo aprire delle valvole unidirezionali presenti all’interno delle vene degli arti inferiori.

Più efficienti sono i muscoli, più efficiente sarà il flusso sanguigno: soprattutto le persone affette da insufficienza venosa è necessario che abbiano una muscolatura sana attraverso la pratica e l’attività fisica, in modo da evitare ulteriori conseguenze.

Come prevenire le vene varicose?

Per mantenere in salute le vene è fondamentale praticare una costante e moderata attività fisica, ed intraprende delle sane abitudini.

Alcuni utili consigli:

  • Camminare ogni giorno per circa 30 minuti
  • Cambiare le abitudini quotidiane come salire le scale evitando di prendere l’ascensore
  • Eseguire movimenti di dorsiflessione dei piedi
  • Parcheggiare l’automobile più lontano quando si va a fare la spesa.
  • Praticare il nuoto
  • In vacanza al mare, camminare con le gambe nell’acqua
  • Dormire tenendo le gambe leggermente sollevate rispetto al resto del corpo per facilitare il deflusso
  • Non indossare quotidianamente i tacchi alti o scarpe senza tacco. Come già detto, è bene preferire calzature con un tacco di 5 cm