Ciò vale anche per i lunghi viaggi in automobile, fare una sosta ogni ora e camminare per qualche minuto è fortemente consigliato. Anche per chi deve spostarsi in macchina ogni giorno, magari per lunghi tragitti, al termine della guida finisce pei trovarsi con le gambe gonfie, in preda a sgradevoli formicolii e prurito. Anche in questo caso stare seduti a lungo non stimola il microcircolo, ma aumenta il rischio di dilatazione e stasi venosa.
Una volta arrivati a destinazione è consigliato sdraiarsi per almeno un’ora e tenere i piedi sollevati. Bisogna tener presente che le gambe si gonfiano a causa del calore, perciò è preferibile stare in ambienti freschi e ventilati. Anche in vacanza e nei momenti di relax, alcuni comportamenti possono alleviare i sintomi della malattia venosa.
Al mare, ad esempio, è consigliato evitare l’esposizione delle gambe al sole, soprattutto quando i raggi UV sono più intensi, ossia dalle 12 alle 16 circa. Un’alternativa è restare sotto l’ombrellone o in luoghi riparati da sole, così da evitare che le vene si dilatino troppo. L’idroterapia è molto importante per il microcircolo: farsi docce fredde contro la calura, nuotare spesso, camminare a mezz’acqua o applicare creme o gel flebotonici rinfrescanti risultano un toccasana per chi soffre di insufficienza venosa. Ricordate di applicarli al ritorno dal mare. Prima potrebbero causare una fotosensibilizzazione che può arrecare dei danni dermatologici alla persona interessata.
In montagna invece, le basse temperature giovano notevolmente alla circolazione, ma bisogna prestare attenzione alle attività che si svolgono. Le vacanze in altitudine, tra gli 800 e i 1200 metri, prevedono lunghe camminate, escursioni e uscite in bicicletta che stimolano il microcircolo e rinforzano vene e capillari, ma non bisogna esagerare. Talvolta è necessario fermarsi, stare al riposo e bere molta acqua.
Inoltre, quando si è in vacanza ci si lascia andare con l’alimentazione: cibi troppo pesanti e grassi o ricchi di sodio come salumi e formaggi, possono causare ritenzione idrica, aggravando il gonfiore agli arti inferiori. Stesso discorso vale per le bevande alcoliche. Perciò i Flebologi consigliano di mangiare cibi genuini del luogo, ma con moderazione.
In conclusione la vacanza che si consiglia a chi soffre di insufficienza venosa è alle terme: le terapie termali hanno un’azione analgesica, antispastica e tonificante e i percorsi in vasche a diverse temperature consentono di alternare camminate in acqua calda e fredda attivando efficacemente la circolazione e portando notevoli benefici.