CONSIGLI UTILI

Il primo passo per la prevenzione e il controllo della malattia venosa cronica è seguire uno stile di vita sano

Le raccomandazioni più importanti riguardano:

DIETA

Si consiglia una dieta equilibrata e leggera che consenta di mantenere l’indice di massa corporea (cioè il rapporto tra il peso, espresso in Kg e il quadrato dell’altezza espressa in cm) compreso tra 18,5 e 24,99.

Il peso eccessivo favorisce lo sviluppo della malattia venosa cronica quindi chi è in eccesso ponderale dovrebbe cercare di perdere peso.

Lo stile alimentare migliore è quello mediterraneo perché privilegia frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce.

IDRATAZIONE

Circa il 60% del nostro organismo è formato da acqua: ogni cellula tessuto e organo del nostro corpo ha bisogno dell’acqua per funzionare correttamente. Il sistema cardiovascolare non fa eccezione e necessita per poter funzionare correttamente di una adeguata idratazione. Per questa ragione idratarsi è fondamentale.

Si consiglia di bere 1,5-2 litri di acqua al giorno, pari a circa 8 bicchieri di acqua al giorno salvo diverse indicazioni del medico curante specifiche per la propria condizione patologica.

L’acqua è la migliore bevanda: perché non ha calorie, è economica ed è facilmente reperibile.

Le bevande come il tè e il caffè possono contribuire all’idratazione quotidiana ma occorre non esagerare in quanto se da una parte è vero che gli antiossidanti presenti nel tè potrebbero avere un effetto positivo sulla circolazione, dall’altra è preferibile non esagerare con la quantità di caffeina. Si consiglia inoltre di non zuccherare queste bevande per non interferire con l’apporto calorico quotidiano.

ATTIVITA’ FISICA

Rimanere fermi per molte ore seduti oppure in stazione eretta peggiora la progressione della malattia venosa cronica in quanto rimanere fermi favorisce la stasi venosa.

Si raccomanda quindi di fare attività fisica regolarmente. Secondo gli studi sono utili tutti quegli esercizi che mirano ad aumentare il movimento dell’articolazione della caviglia e a rafforzare il muscolo del polpaccio.

A tal fine è consigliata una passeggiata o una nuotata di 30 minuti cinque volte la settimana. Se non è possibile dedicare mezz’ora intera all’attività fisica va bene anche frammentare il tempo nel corso della giornata sfruttando tutte le occasioni per muoversi, per esempio evitando l’ascensore e usare le scale, parcheggiando l’auto a una certa distanza dalla destinazione in modo da fare almeno un tratto a piedi.

Si può anche optare per alcuni semplici esercizi, per esempio:

  • Sdraiati sulla schiena, e muovi le gambe come se stessi andando in bicicletta. Piega prima una gamba e poi l’altra.
  • Mettiti su un gradino, tieni i talloni oltre il bordo del gradino e mantieni il peso sugli avampiedi. Alzati quindi in punta di piedi per sollevare i talloni e successivamente lascia che i talloni scendano sotto il gradino sentendo allungare il polpaccio. Fai da 20 a 40 ripetizioni.

Le persone con malattia in stadio avanzato che hanno maggiori difficoltà a fare esercizio da soli possono rivolgersi anche a un fisioterapista, la fisioterapia infatti associata a uno stile di vita sano consente di rafforzare il tono muscolare e contemporaneamente migliora la mobilità della caviglia.

SMETTERE DI FUMARE

Il fumo, tra i suoi innumerevoli effetti negativi, danneggia anche la circolazione del sangue: oltre ad aumenta il rischio di aterosclerosi favorisce lo sviluppo della malattia venosa cronica e nei pazienti che hanno già sviluppato la malattia, ne peggiora la progressione aumentando il rischio di ulcere venose.

Si raccomanda quindi di smettere di fumare.

ULTERIORI CONSIGLI

Sollevare le gambe

Quando le gambe sono gonfie è utile sollevarle oltre la linea del cuore per 30 minuti 3 o 4 volte al giorno. Assumere questa posizione facilita la circolazione del sangue riduce il gonfiore e il dolore degli arti, migliora l’ossigenazione del tessuto cutaneo e previene il rischio di sviluppare ulcere.

Qualora non sia possibile tenere le gambe sollevate si può comunque dormire in posizione di scarico con le gambe più alte del cuore posizionando un rialzo di circa 5 cm sotto i piedi della rete del letto realizzando così un piano inclinato.

Controllare la cute

Le persone con malattia venosa cronica in stadio avanzato sono a rischio di ulcere. Si consiglia quindi di controllare la cute dei piedi e delle gambe regolarmente. E’ importante tenere la cute ben idratata e segnalare al medico se ci sono arrossamenti o se ci sono zone che prudono.

BIBLIOGRAFIA

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