COS’E’ L’ELASTOCOMPRESSIONE
L’elastocompressione o terapia elastocompressiva è una metodica che si basa sull’uso di calze a maglia elastica o di un bendaggio degli arti.
In questo modo si produce una compressione del sistema venoso che favorisce la risalita del flusso sanguigno verso il cuore, evitando così il ristagno venoso, responsabile della malattia venosa cronica
IN CHE COSA CONSISTE E PERCHE’ E’ UTILE
La compressione esterna migliora la funzionalità delle valvole venose, riducendo il ristagno del sangue e di conseguenza l’edema, cioè il gonfiore.
QUANDO E’ RACCOMANDATA
L’elastocompressione è raccomandata in tutti gli stadi di malattia venosa cronica, per ogni stadio di malattia però viene raccomandata una diversa compressione. E’ quindi indicata sia come semplice prevenzione, per esempio in caso di sensazione di gambe pesanti, sia in caso di malattia manifesta e anche nei casi più gravi quando il paziente presenta ulcere.
In generale la terapia elastocompressiva è raccomandata nelle persone con malattia venosa cronica per:
- migliorare la qualità di vita
- prevenire e ridurre il gonfiore
- favorire la guarigione delle ulcere venose
- ridurre il rischio di ulcere venose ricorrenti
In ogni caso gli studi consigliano di associarla sempre a una regolare attività fisica in modo da stimolare ulteriormente la risalita del flusso sanguigno e ottenere una migliore efficacia.
TIPOLOGIA DI CALZE
In funzione della pressione esercitata si parla di calze preventive (quelle più leggere, che esercitano una pressione minore) e di calze terapeutiche
Le calze preventive o riposanti hanno una compressione alla caviglia che non supera i 15 mmHg, al di sopra di tale valore si collocano le calze terapeutiche a loro volta suddivise 4 classi di compressione (vedi tabella).
Tabella 1. Classi terapeutiche di compressione – Normativa Comitato Europeo per la normalizzazione (CEN)
CLASSE | PRESSIONE mmHg |
---|---|
A | 10-14 mmHg |
I | 15-21 mmHg |
II | 23-32 mmHg |
III | 34-46 mmHg |
IV | >49 mmHg |
La scelta della calza e del tipo di compressione dipende innanzitutto dalla diagnosi ma non c’è una associazione rigida tra classe di compressione e patologia. Occorre considerare sempre che lo scopo della terapia compressiva è il miglioramento clinico, quindi per esempio in presenza di una malattia venosa cronica con vene varicose visibili ma senza gonfiore può essere sufficiente utilizzare una classe di compressione 1, mentre in caso di gonfiore è necessario usare una classe di compressione superiore.
È sempre utile tuttavia rivolgersi al proprio medico curante che saprà indicare la giusta calza elastica in base alle necessità del paziente.
CONSIGLI PER IL PAZIENTE
Quando il paziente acquista le calze compressive è importante che le acquisti della taglia corretta in quanto l’efficacia della calza elastica è strettamente dipendente dalla taglia (che viene definita in funzione della circonferenza dell’arto).
E’ importante quindi che la calza una volta indossata non si arrotoli né si formino pieghe, né che comprima in modo eccessivo l’arto. Quando si usano le calze elastiche occorre controllare regolarmente che la cute non presenti arrossamenti o irritazioni.
Infine è bene sapere che le calze compressive con il trascorrere del tempo perdono di efficacia in quanto le fibre elastiche con l’uso continuo tendono a logorarsi e a ridurre l’effetto compressivo. Si raccomanda quindi di leggere le indicazioni del produttore riguardo la garanzia di efficacia del prodotto.
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